OLAF JOHN LANERI
Olaf John Laneri nasce a Catania da padre siciliano e madre svedese, termina brillantemente gli studi a Verona e quindi si perfeziona in Italia e all’estero per poi conseguire la qualifica di Master all'Accademia Pianistica di Imola.
Dopo diverse vittorie in competizioni nazionali, risulta laureato ai concorsi internazionali di Monza, di Tokyo e di Hamamatsu; nell'estate del 1998 vince la cinquantesima edizione del prestigioso concorso “F. Busoni” di Bolzano (II premio ‘con particolare distinzione’; il I premio non viene assegnato).
Delle sue Variazioni di Brahms sopra un Tema di Paganini, unica esecuzione di un italiano inserita nel CD pubblicato per festeggiare il Cinquantesimo del concorso Busoni, A.Cohen scrive nell’ International Piano: “La migliore esecuzione dal vivo che abbia mai sentita”.
È presente in rinomate stagioni in Italia e in Europa come solista e con orchestra (Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra dell’Arena di Verona, Symphony Orchestra di Tokyo, Filarmonica di Montecarlo), collaborando con direttori quali Lawrence Foster, Tomas Hanus, Lior Shambadal.
Ha suonato al Festival di Brescia e Bergamo, al Teatro Olimpico di Vicenza, al Teatro Bellini di Catania, alla Sagra Malatestiana di Rimini, alla Sagra Musicale Umbra, al Palazzo del Quirinale a Roma, al Tiroler Festspiele in Austria, alla Radio della Svizzera Italiana a Lugano, al Festival della Ruhr, alla Herkulessaal e al Gasteig di Monaco, per la Deutsche Rundfunk, alla Salle Gaveau e per Radio France a Parigi, in Salle Molière a Lione, al Festival Chopin in Polonia, al Festival di Gijón, all’Opéra di Montecarlo, al Rudaki Hall di Tehran.
É stato invitato a suonare all’inaugurazione della Biblioteca della Sala Borsa di Bologna, e a Berlino per la chiusura della mostra dedicata ai disegni (per la prima volta riuniti) di Botticelli sulla Divina Commedia di Dante.
Un posto di rilievo nel suo repertorio occupa la figura di Beethoven, autore quasi sempre presente nei programmi concertistici; ha, nello scorso 2019, terminato la quarta esecuzione integrale del corpus delle 32 Sonate in otto concerti per il pubblico di Alessandria, dopo averle proposte a Bologna, Modena e Udine.
L’interpretazione del Secondo Concerto di Brahms con i Berliner Symphoniker in tournée in Italia gli ha procurato nel 2007 l’invito con lo stesso concerto alla Sala Grande della Philharmonie di Berlino.
Nel novembre 2015 è uscito un cd con musiche di Brahms (Ballate op.10, Variazioni sopra un Tema di Paganini op.35, Klavierstücke op.76) per la Universal, e nel settembre 2019 un'altra registrazione con il Trio Gustav dei due Trii di Mendelssohn (Trii op.49 e op.66) per la Da Vinci.
È docente di pianoforte presso il Conservatorio di musica di Venezia.
Suona in Duo con la violinista Laura Marzadori e nel Trio Gustav con il violinista Francesco Comisso e il violoncellista Dario Destefano.
I GIUDIZI DELLA CRITICA DOPO I SUOI RECITALS
“Anche se il pianista non lo lascia trasparire, il suo modo di suonare richiamava ad ogni battuta
la famosa frase di Chopin: Il pianoforte è il mio secondo io”;
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“Ricercatissime le sonorità, soprattutto nella parte centrale della
Marcia Funebre di Chopin, che faceva trattenere il fiato per la bellezza del pianissimo velato”;
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“Una talentosa e virtuosistica personalità, non sbaglia nulla, sembra possedere
il segreto della apparente facilità nell’affrontare un programma tanto difficoltoso”;
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“Vive in Laneri la grande utopia romantica:
il desiderio di cantare con il pianoforte”;
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“Il suo mondo è onirico, fatto di luci soffuse e un senso crepuscolare della malinconia.
L’ha evocato a ogni nota e dipinto con dettagli raffinatissimi di tecnica, una tecnica digitale prodigiosa,
e di suoni mai esagerati, preziosi, nitidi fra loro anche quando ovattati dentro un canto sussurrato e
tutto suo, personalissimo, che è raro ascoltare in tale fascinosa guisa nei pianisti di formazione occidentale”.